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Studi 360


Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA)

Dislessia, disortografia e disgrafia, discalculia hanno la particolare caratteristica di coinvolgere uno specifico dominio di abilità (lettura, scrittura, calcolo) lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale. Ciò significa che per avere una diagnosi di dislessia, il bambino NON deve presentare: deficit di intelligenza, problemi ambientali o psicologici, deficit sensoriali o neurologici.
Fondamentale per una restitutio ad integrum in questo campo è la diagnosi precoce, quindi la tempestività dell'intervento con una presa in carico non solo del bambino o del ragazzo, ma del sistema familiare nel suo insieme. Il mancato o tardivo riconoscimento di un DSA può implicare una sequenza di eventi negativi, che possono manifestarsi con vissuti di inadeguatezza e frustrazione, conflitti emotivi, disinvestimento progressivo nell'esperienza scolastica.
Per la valutazione dei DSA e dei disturbi più spesso compresenti (disturbi del linguaggio, dell'attenzione e dell'iperattività, della coordinazione motoria, psicopatologici ecc.) si impiegano specifici test atti ad indagare non solo le abilità strumentali di lettura, scrittura e calcolo, ma anche la funzionalità dei processi cognitivi (intelligenza generale, memoria, attenzione, linguaggio, percezione e abilità prassiche), nonché il profilo del funzionamento globale del bambino/ragazzo.
In caso di accertamento e riscontro di DSA verrà stilata una relazione ove saranno specificate le eventuali misure compensative e dispensative da proporre alla scuola in un'attività integrata che possa portare alla stesura di un eventuale PEI (Piano Educativo Individualizzato).
L'intervento potrà essere esteso alla progettazione e alla programmazione degli interventi riabilitativi più indicati in relazione al singolo caso.