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Studi 360


Valutazione e trattamento del rischio stress lavoro-correlato

Lo stress è un fenomeno che può riguardare ogni luogo e ogni lavoratore, indipendentemente dalle dimensioni aziendali o dalla mansione svolta. Individui diversi possono reagire differentemente a situazioni simili, poiché lo stress infatti "non è uno stimolo, non è neppure una risposta, è parte di un sistema complesso e dinamico di interazione dell'individuo con il proprio ambiente" (Lazarus, 1966), è quindi dipendente dal significato attribuito allo stimolo sulla base di processi percettivi individuali.
La valutazione dei fattori di rischio stress lavoro-correlato deve avvenire secondo quanto previsto dall'art. 28, comma 1-bis del Decr. leg.vo 81/08 e successive modifiche, che rinvia alle indicazioni della Commissione Consultiva Permanente per la Salute e Sicurezza sul Lavoro emanate il 18/11/2010 e quindi di fatto operative: il documento indica un percorso metodologico che rappresenta il livello minimo di attuazione dell'obbligo di valutazione del rischio da stress lavoro-correlato per tutti i datori di lavoro pubblici e privati. Tale valutazione è parte integrante della valutazione dei rischi e viene effettuata (come per tutti gli altri fattori di rischio) dal Datore di Lavoro avvalendosi del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) con il coinvolgimento del medico competente e previa consultazione del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS/RLST).
Affrontare il problema dello stress lavoro-correlato può portare ad una maggiore efficienza e ad una migliore salute e sicurezza sul lavoro, con il conseguente beneficio economico e sociale per le imprese, per i lavoratori e per l'intera società.
Se, attraverso la valutazione, viene identificato un problema di stress da lavoro, occorre agire per prevenirlo, ridurlo o eliminarlo. Spetta all'imprenditore la responsabilità di definire misure appropriate, che debbono essere portate avanti con la partecipazione e la collaborazione dei lavoratori e/o dei loro rappresentanti e con le competenze necessarie per attivare un cambiamento. Entra qui in gioco lo psicologo consulente esterno come figura che si occupa della realizzazione del processo di valutazione e delle eventuali successive azioni di prevenzione o di riduzione del livello di rischio.